Karate-do

 

Nel karate il corpo diventa uno strumento al servizio della mente e la mente è una forza straordinaria al servizio del corpo. Non c’è età, vecchiaia o impaccio fisico che possa farci interrompere il cammino verso la perfezione.            
Il karate può essere praticato da chiunque, giovane o anziano, forte o debole, uomo o donna. ( G. Funakoshi ).
Il karate non è un’arte omicida, ma un modo per allenare il corpo e la mente, altrimenti la pratica non avrà senso ( S. Egami ).
Il karate deve insegnare ad essere capaci di evitare il combattimento ( G. Funakoshi ).
Questi principi hanno guidato la pratica di grandi Maestri durante la loro vita e fanno parte dell’eredità che essi hanno lasciato alle nuove generazioni, poiché tracciano la strada che ogni karateka dovrà percorrere nella ricerca del proprio miglioramento. Questa è l’importanza della tradizione, quando non si rinnega il passato per inseguire un’effimera gloria o per compiacere gli altri, ma  si rispetta l’esperienza di chi chiamiamo Maestro e ci si sforza di seguirne gli insegnamenti.

 

 

 

   
   
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